mercoledì 29 settembre 2010

DAY 179: PRIMO LUNGO DI PREPARAZIONE PER OLBIA

Inizio la preparazione alla mezza maratona di Olbia con un bel lungo tirato, giusto per allenare bene il ritmo delle gambe per abituarle ai lunghi sforzi. Il percorso come sempre è quello che mi sono prefissato che abbraccia Laerru e Perfugas, piuttosto impegnativo, e che provo per la terza volta. Stavolta chiudo in 1h20'46", un altro netto miglioramento rispetto al 1h23'27" di 2 settimane fa. Rispetto agli altri lunghi c'è una bella differenza: nessun rifornimento idrico stavolta. Unico problema è che inizia a far buio presto, e i lunghi li potrò fare al massimo di venerdì o nel week end, per problemi di lavoro, dunque dovrò scegliere bene le gare in base agli allenamenti che voglio impostare. Purtroppo da noi non ci sono percorsi illuminati. Altro problema, ma che non mi ha impedito di correre al meglio, un dolore all'anca destra che mi porto dietro dalla due giorni di gare.

Altro capitolo della Borore Corre, Massimo Zara ha rilasciato un comunicato stampa per chiarire la sua posizione. Non mi esprimo su quello che c'è scritto per non polemizzare ulteriormente, ma invito chi era presente il giorno a riflettere su quello che c'è scritto.

lunedì 27 settembre 2010

DAY 177: PRIMO VERO IMPEGNO NEL PERCORSO VERSO LA MARATONA

 Finalmente hanno confermato l'evento sul calendario fidal, dopo averla annullata a settembre. Parlo di quella che sarà la mia prima mezza maratona vera e propria,  a Olbia, con distanza omologata fidal e ristori a distanze regolamentate. In un certo senso sono contento di questo spostamento, perchè mi permette di dedicare più tempo alla sua preparazione, dandomi così la possibilità di avere un banco di prova affidabile per la maratona che voglio affrontare l'anno prossimo, quella di Cagliari, dove proverò immediatamente a fare un tempo sotto le 3 ore. Obiettivo di questa mezza a Olbia, trovare il giusto ritmo per portarmi più vicino possibile al 1h20'. Appena riuscirò a scendere sotto questo limite inizierò intensamente a preparare la maratona vera e propria. Mi auguro buona fortuna. Oggi riposo, domani un pò di scarico dopo le due gare consecutive, ma mercoledì riprendo con un lungo tirato sul percorso che abbraccia Perfugas e Laerru.

domenica 26 settembre 2010

DAY 176: ANGLONA CURRI OLA' - NULVI - 34'22"

Ci voleva una bella giornata, per farmi dimenticare le brutture di Borore, e grazie agli amici di Nulvi, che mi hanno riconosciuto subito dopo l'ultima gara e mi hanno accolto benissimo, sono riuscito a divertirmi senza più pensare ad altro. Incontro anche Davide Ribichesu, anche lui "reduce" da Borore, e al via sulla linea di partenza c'è anche Fattacciu, atleta piuttosto dotato che ha dominato la gara lasciando di stucco i nulvesi per la sua performance.
 Il percorso è più impegnativo di quel che pensavo, con salite piuttosto dure e discese molto tecniche, e a tratti pericolose per le caviglie, comunque è molto divertente e non ti permette di annoiarti. Parto lì davanti e mi eleggono a battistrada (Fattacciu compreso), per cui tutto il vento me lo prendo io, ben presto però rimaniamo solo in 3 a fare da apripista, io, Fattacciu e Davide, che su una salita cede un pochino strada. Provo a contenere Fattacciu, che però si dimostra su un altro pianeta e devo cedere verso metà percorso, prossimi al giro di boa, quasi scarico per le energie consumate troppo presto nel tentativo di tenere il suo ritmo. Dietro di me invece devo preoccuparmi di Davide, che recupera velocemente terreno, mi sforzo quindi di difendere la seconda piazza. Alla fine l'ordine di arrivo sarà quello, dopodichè posso dedicarmi a fare il turista in attesa del pranzo organizzato dalla Proloco, che ha fatto un lavoro egregio. 2'13" secondi dal vincitore, 12" da Davide, terzo. Una boccata d'aria fresca dopo l'incazzatura di ieri.

sabato 25 settembre 2010

DAY 175: BORORE CORRE - 25'35"

7,8 km dichiarati, non so quanti siano effettivamente e neanche mi importa. 25'35" è quello che mi ricordo, in realtà non è che abbia neanche visto bene il tempo, troppo arrabbiato. Grazie mille a quanti hanno rovinato quella che doveva essere una giornata di sport. Stop.

martedì 21 settembre 2010

DAY 171: SETTIMANA DI FUOCO

Domenica c'era un mare stupendo (ok, so che molti non lo definirebbero proprio così), un vero peccato esser dovuto rimanere sulla spiaggia a fare foto, nella piccola California sarda all'Isola Rossa, ma le condizioni del mare erano troppo grosse, e dopo la faticaccia di Macomer non me la sentivo di entrare in acqua,  nonostante le grosse onde mi invitassero. Ma bando alle nostalgie, ho deciso di fare l'atleta, il surf può aspettare. Questa settimana mi spingo oltre quello fatto finora, e preparo due gare consecutive, una a Borore e una a Nulvi (non ufficiale), e Davide Ribichesu mi dice che farà altrattanto, sarà una bella due giorni di sfida (ovviamente amichevole ;-)). I continui riscontri che sto avendo mi spingono a intensificare gli allenamenti, naturalmente con le dovute cautele e i giusti recuperi, ma oggi mi è uscito un bel 10 X 1000 m molto tirati, alla fine neanch'io credevo di averli fatti. So che i mille metri che faccio sono solo spannometrici, e potrebbero essere di meno, ma mi baso sulle stesse ripetute dell'ultima volta, 7 x 1000 fatti in 3'20" circa, oggi invece sento le gambe spingere che è un piacere, e chiudo il primo in 3'05" ( e qui capisco che effettivamente non sono 1000 m, ma probabilmente molto meno) correndo senza troppa fatica, chiudo però il decimo in 3'18", stanchissimo, dopo essermi attestato su una media di 3'10" negli altri. Settimana dedicata alle ripetute, dunque, niente lungo, l'ultima volta che l'ho fatto dpo una gara massacrante la mia urina era rossa, quindi andiamoci cauti.

Programma settimanale:

Lunedì 20 - Scarico, 30' di corsa leggera collinare, stretching, 6 allunghi da 80 m, 15' di corsa leggera verso casa

Martedì 21 - Stretching, 20' di corsa riscaldamento, 3 allunghi da 60 m, 10 x 1000 con recupero 2'30" al passo

Mercoledì 22 - Scarico, corsa leggera 30', stretching, 6 allunghi da 80 m, 15' corsa leggera verso casa

Giovedì 23 - Stretching, 30' riscaldamento in corsa, 10 x 200 m tirati con recupero 1', 15' corsa leggera verso casa, stretching defaticante

Venerdì 24 - Scarico, 30' corsa leggera, stretching, 4 allunghi da 60 m

Sabato 25 - gara a Borore, 7.8 km, corsa su strada

Domenica 26 - gara a Nulvi, 8.5 km, corsa su strada

lunedì 20 settembre 2010

DAY 170: REPORT FOTOGRAFICO CORSA VERDE

Un grazie infinite a Fausto, che è andato a vedere la seconda tappa dell'ultramaratona e ha scaricato delle foto dai fotografi presenti all'evento.
 Uno scorcio del magnifico paesaggio in cui è stato ricavato il percorso
 Pensate che abbandonare rifiuti nell'ultramaratona comportava una penalità di un'ora nella classifica, comprensibile.
 
Da bambino ho visitato alcune volte questi boschi, passeggiarci è davvero rilassante, ti fa sentire parte della natura, e si possono incontrare anche animali vaganti, oltre a numerosissime specie di uccelli.
La partenza, molto tranquilla in generale, nessuno fa colpi di testa, tranne l'atleta con la maglia rossa, che poi ne pagherà le conseguenze nella prima salita. Fausto è con la maglia gialla e il numero 5, io in maglia bianca e numero 20
In questo momento siamo a circa 3/4 del primo giro, tutti gli altri sono molto distanti, e per il momento non faccio fatica a tenere il ritmo impostato da Fausto
In alcuni punti si passava dallo sterrato del bosco all'asfalto, con sollievo delle caviglie, da notare sempre il paesaggio bellissimo nel quale si corre
Fausto ormai è sparito dalla mia vista, come il mio numero. I numeri di gara erano di semplice CARTA, quasi tutti siamo arrivati senza pettorale, il sudore lo ha semplicemente disintegrato. Per fortuna c'era il chip a segnalare i passaggi, tra l'altro anche questo scomodo, legato alla caviglia.
Immaginatevi, dopo 21  km, stanchi e spossati, con le gambe che chiedono pietà, di trovare questa lunga scalinata sul vostro tragitto. Per fortuna subito dopo c'è il traguardo, ma in quel momento ci mancava poco che piangessi.
Foto ricordo al traguardo

sabato 18 settembre 2010

DAY 168: CORSA VERDE 21,1 KM A MACOMER - 1h28'18"

Obiettivo di scendere sotto 1h30' centrato in pieno, in una giornata che per me è stata fantastica, nell'incantevole paesaggio del bosco nei pressi di Santu Lussurgiu nel territorio di Macomer. Davvero un grazie gigantesco per la Fiamma Macomer e per i promotori dell'evento (che continuerà domani con l'ultramaratona da 60 km) che ha organizzato il tutto, dal percorso fino al pranzo in gruppo, dove hanno attentato alla nostra forma fisica con la loro cucina e i loro dolci. Non per polemizzare ulteriormente con Stintino, ma questi sono posti dove un atleta non vede l'ora di tornare, e sono sicuro che per l'anno prossimo ci sarà una partecipazione più nutrita, anche perchè il passaparola tra gli sportivi fa in fretta a circolare, e quando un posto piace lo si sventola ai quattro venti. Esattamente come quando un posto NON piace. Il circuito è ricavato in parte sull'asfalto della stradina per Macomer, in parte ci si addentra dentro il bosco vero e proprio, dove ci si immerge totalmente nel verde, che rappresenta la parte più pesante, sia che ci si trovi in salita (davvero dura, con lo sterrato in certi punti morbido) sia che ci si trovi in discesa, dando sempre un'occhiata al terreno per evitare infortuni, perchè la superficie è molto accidentata e piena di insidie. Come dicevo il mio obiettivo di oggi era di scendere sotto l'ora e mezza, che avrei preso come risultato strepitoso, considerando che il tracciato (circa 10 km e mezzo da ripetere due volte) è molto più tosto di quello che si può incontrare in una mezza maratona, dove il fondo è completamente in asfalto e le varizioni di pendenza minime. Incontro anche Fausto Deandrea, atleta piuttosto forte che mi ha letteralmente surclassato a Villanova, e che mi ha presentato Davide Ribichesu a Oschiri. A differenza di gare come Oschiri, però,  dove sono arrivato davanti a lui, Fausto è molto più forte nelle lunghe distanze, come mi dimostrerà in gara.
La partenza è abbastanza tranquilla, con un atleta locale di Macomer che si porta subito avanti e ci distanzia, mentre noi siamo più cauti. Io non ci casco nel gioco al massacro, e decido fin da subito di affiancarmi a Fausto e tenere il suo ritmo, finchè possibile. Alla fine scoprirò che tra il 1° e il 2° giro ho rallentato poco, ciò significa che ho tenuto un ritmo abbastanza costante per tutta la gara. Dopo qualche km siamo un gruppo di 6-7 persone, tra noi c'è una donna, che però appare subito in difficoltà e inizia ad ansimare, mentre davanti il battistrada non sembra cedere. Poi c'è la prima salita, e si entra nello sterrato, lì scopro che sto benissimo di gambe, Fausto sembra avere un cambio repentino di ritmo, lo affianco senza sforzo e piano piano tutto il gruppo è distanziato. Il passo che impostiamo sembra dare i suoi frutti, perchè lì davanti Losti perde terreno, e dopo qualche minuto lo affianchiamo e lo superiamo, avviandoci verso un'altra serie di tornanti in salita. Verso la fine del primo giro, però, scopro che il mio punto debole (che dovrò curare in qualche modo) sono le discese, dove proprio non riesco a spingere decentemente, mentre Fausto sembra non avere di questi problemi. Ricomincia l'ultima salita e riprendo il ritmo giusto, chiudo il primo giro in 43' circa, Con Fausto ancora a tiro. Mi stupisco del fatto che l'idea di fare altri 10 km e passa non mi spaventa, e vado tranquillo spedito nel secondo giro, quasi sicuro comunque che non riuscirò a riprendere Fausto, che nella prima discesa comincia a guadagnare terreno. Su un lungo rettilineo mi giro per vedere se qualcuno sta cercando di recuperare da dietro, ma c'è un vuoto. Il 2° giro è proprio tosto, le gambe sul fondo morbido iniziano a pesare, e il fiato ad affannarsi, l'attenzione per eventuali buche scema con il rischio di farmi male, tutto sommato però proseguo facilmente, e perdo solo 1 minuto e mezzo dal primo giro, per fortuna i rifornimenti idrici sono abbondanti. Dopo l'ultima estenuante salita, in cui è compresa una gradinata scavata nella roccia e un vero e proprio passaggio in un terreno impervio, arrivo al traguardo secondo assoluto, stanco ma veramente contento del risultato. 1'13" dal vincitore. Un altro piccolo gradino scalato verso la montagna che si chiama Maratona. Unica cosa negativa, ho dimenticato la mia macchina fotografica a casa, e queste schifezze che pubblico (fatte con il cellulare) non rendono giustizia alla magnificenza del posto.

mercoledì 15 settembre 2010

DAY 163: GARMIN SI', GARMIN NO? PRIMA MEZZA MARATONA (O QUASI)


A dire il vero (datemi pure dell'ignorante) non sapevo neppure che esistesse un simile aggeggio. Ai miei tempi (eh, la vecchiaia) la tecnologia più sofisticata era il contapassi, totalmente inaffidabile per avere dei riferimenti precisi, o il contachilometri dell'auto, altrettanto inaffidabile, che il mio allenatore usava per tracciarmi le ripetute da 400 metri in salita su strada. Finchè ero un atleta totalmente da pista, o al massimo nelle brevi distanze su strada, il problema di avere dei riferimenti precisi non si poneva, anche perchè non avevo bisogno di portare il cronometro al polso, ci pensava il mio allenatore a comunicarmi i ritmi ogni giro di pista, e di conseguenza regolavo l'andatura accelerando o rallentando. Preparando e allenando lunghe distanze, invece, mi accorgo della assoluta necessità di avere riferimenti precisi, perchè finora sono sempre andato a spanne, misurando a occhio in base ai percorsi fatti in macchina affidandomi al contachilometri, ma di riferimenti veri e propri nisba. Finchè sei in una maratona ti puoi regolare con il pacer (idealmente dovrei inseguire quello delle 3 ore e provare a staccarlo verso metà gara) ma nei lunghi come il giro dei due paesi che ho tracciato diventa difficile concentrarsi su un ritmo, quando sono fresco mi sembra troppo lento e accelero, con il rischio di esaurire troppo presto le energie, quando invece sono troppo stanco il ritmo mi sembra lento perchè la frustrazione dilata i tempi e sembra che la strada non finisca mai. Questo stato di cose fa sì che in realtà io non sappia neppure quale sia il ritmo di 4' al km che vorrei preparare per le lunghe distanze, anche perchè non avendo una pista a disposizione non posso neppure affidarmi a quella. Unico problema è che il costo di questi aggeggi non è proprio abbordabile... Per la cronaca però un risultato molto positivo c'è: completo il giro dei due paesi in 1h23'25", battendo il tempo di 2 settimane fa di 1h28'36". Niente male a distanza di così poco tempo.

Intanto per domenica assaggio la mia prima mezza maratona... o perlomeno la distanza è quella, in realtà si tratta di un 21,100km con saliscendi e fondo misto asfalto/sterrato, che fa parte di una 2 giorni di trail running (la seconda tappa non la faccio, 61 km per il momento sono troppi per me), quindi abbastanza inutile per avere dei riscontri cronometrici affidabili per la mezza maratona, ma sarà comunque indicativo della mia predisposizione o meno ad affrontare serenamente queste distanze. Niente Alghero, dunque, che mi sarebbe piaciuto tanto farla, perchè il presidente della squadra mi ha voluto a Macomer come unico rappresentante della società (sono l'unico atleta adulto in attività, qualcuno sicuramente lo avrà notato in giro per le gare, ma il nome Laerru non è che si senta proprio spesso...).

Programma settimanale:

Day 161  - lunedì: scarico - 50' di corsa lenta insieme ad un'amica che sta iniziando a correre, stretching

Day 162 - martedì: lungo veloce, giro dei due paesi, 1h23'25", stretching

Day 163 - mercoledì: scarico, 30' corsa molto leggera, stretching 10' e 5 allunghi da 60m

Day 164 - giovedì: stretching, riscaldamento 20', esercizi di mobilità gambe, 4 allunghi da 60 m, 8 ripetute da 200 m con recupero in corsa, 20' di corsa leggera defaticante, stretching

Day 165 - venerdì: scarico, stretching, 30' di corsa leggera, 4 allunghi da 60 m, riposo assoluto

Day 166 - sabato: trail running corto da 21,100 km a Macomer

Day 167 - domenica: scarico, 30' corsa leggera, stretching, 4 allunghi da 60 mt

domenica 12 settembre 2010

DAY 160: ARRAMPICATA PODISTICA NULVI MONTE ALMA

Ok, premetto subito che la mia intenzione era quella di una tranquilla passeggiata, ma l'appetito vien mangiando, e d'altronde lo spirito dell'atleta competitivo non lo si può trattenere a comando, e la spunta sulle intenzioni di non strafare. Ma ho la scusante di non essere l'unico atleta tesserato Fidal alla partenza, oltre alla scusante di essere, per quanto riguarda gli allenamenti, completamente autodidatta, dato che il mio allenatore sono io. Con me parte anche un TM, Danilo Piana, che ho già visto in altre gare, quindi è comunque una noncompetitiva/competitiva. Tra altri atleti con divisa, qualcuno della squadra del Monte Alma, e uno che mi fa sgranare gli occhi a pensare a come avrà i piedi dopo la gara, avendo calzato ai piedi in maniera (a voler essere generosi) sconsiderata delle scarpe da calcetto. La gente di Nulvi ci guarda con curiosità, la maggior parte dei partenti sono infatti persone di fuori, ma è un posto che mi piace, accogliente e ben disposto. Mi dicono che tra noi c'è qualcuno che ha fatto un paio di maratone, ma non mi indicano chi, e come tutte le non competitive c'è molta gente non proprio in forma, che è comunque lì con tanta buona volontà, e chissà che non si innamori della corsa e decida di diventare un atleta, visto che a Nulvi manca una società podistica.
Partiamo alle 9.30 del mattino, e scopro con piacere che la corsa mattutina, che non intraprendevo da tempo immemorabile, mi riesce comunque agevole. Parto tranquillo, ma a differenza di molte gare del genere che ho visto c'è molta cautela, e nessuno si azzarda a strafare, anche perchè i poco esperti sono di Nulvi, e conoscono le fatiche del percorso. Prima dell'uscita del paese siamo un piccolo gruppetto, tra calciatori e atleti, finchè in 3 non decidiamo di cambiare il passo lasciandoci dietro tutti, che procederanno più tranquilli al traguardo. La prima parte, consistente in circa 3 chilometri e mezzo, è un misto di pianura e discesa. Danilo rompe gli indugi e prova ad allungare, io rispondo all'attacco aumentando a mia volta, sorpassandolo e dettando il ritmo della corsa; qualcuno dalla moto avvisa il 3°, di Nulvi, che sta tenendo un passo troppo alto, di 3'15" a km, e dal fiatone che sento effettivamente sta andando oltre le sue possibilità, e per questo lo ammiro parecchio. Fino al bivio che porta alla chiesa di Monte Alma siamo in due a condurre, ma al rifornimento mi sento ancora fresco e provo ad attaccare, pian piano sento i passi di Danilo farsi più lontani, e capisco di poter tenere, almeno finchè non vedo in cosa consiste l'ultimo km e mezzo, una salita folle, in cima alla quale c'è un gruppo di persone ad aspettare. La pendenza si fa sempre più forte, finchè quasi non mi impedisce di correre, e sembra davvero di arrampicarsi. Ma ad una curva giro la testa e non vedo più il 2°, quindi continuo a salire con tranquillità, con la salita che in certi punti fa impallidire Villanova. Arrivo con gli applausi del pubblico, vincendo la prima gara dopo tanti anni dall'ultima volta. Ok, una semplice gara non competitiva, ma tant'è. Ci guadagno un bel quadro messo in palio dagli sponsor, gli altri premi sono in natura, e quasi li invidio perchè i prodotti di Nulvi sono davvero buoni. Con mia moglie troviamo anche i nostri amici, che scopriamo con piacere essere tra gli organizzatori dell'evento, e chiudiamo la mattinata in compagnia tra l'atmosfera di festa. Tra una risata e l'altra mi chiedono se sarò presente alla gara del 26 settembre, di circa 10 km, non posso dire di no a tanta ospitalità, quindi farò 2 gare in 2 giorni.
 Questo è il tratto finale della salita suicida (foto di Giovanni Canalis, grazie a Davide Ribichesu che me l'ha segnalata).

 E questi invece sono i piedi del corridore partito con le scarpe da calcetto. E' arrivato con le scarpe in mano...

mercoledì 8 settembre 2010

DAY 156: DOLORI ALLE GAMBE


Non ho saputo resistere al richiamo di un altro sport tra i miei preferiti, il calcio, e mi lascio convincere lunedì a giocare una partita. Qualcosa di positivo c'è, corro per un'ora intera senza quasi sforzo, a tutto campo, mentre gli altri, tutti giovanissimi, ansimano vistosamente dopo 2 scatti, e questa la dice lunga sul grado di preparazione. Il problema però arriva il giorno dopo, e me l'aspettavo. Dopo che per almeno un anno e mezzo non indossi le scarpe da calcio, e vai su un terreno abbastanza insidioso come l'erba sintetica pesante, il giorno dopo son dolori, e proprio quando avevo deciso di allenare le salite in vista della gara di domenica a Nulvi (5 km con pendenze molto interessanti). Ma faccio buon viso a cattivo gioco, e rispetto quanto previsto, premurandomi uno scarico adeguato per i giorni successivi.

Programma settimanale

Lunedì - Day 154: Stretching, riscaldamento 20', partitella a calcio 1h

Martedì - Day 155: Stretching, riscaldamento 15',  allunghi 60 mt, scalata da casa alla fonte di Concula (Laerru) 24' di corsa continua in salita, ritorno verso casa in corsa agile.

Mercoledì - Day 156: Scarico, Stretching, 45' corsa leggera, 4 allunghi da 60 mt

Giovedì - Day 157: Stretching, 25' corsa leggera, 4 allunghi da 60mt, 7X1000 in salita con recupero in corsa, scarico verso casa


Venerdì - Day 158: Stretching, 50' corsa agile con variazioni di pendenza, 6 allunghi 80mt


Sabato - Day 159: Stretching, 30' corsa leggera, 4 allunghi da 60 mt


Domenica - Gara a Nulvi, arrampicata podistica da 5 km

Settimana un pò leggera, quindi, anche perchè non mi sento benissimo, un pò di raffreddore, ma penso che in capo a domenica dovrei essere in forma, dopodichè ricomincio a lavorare fortemente sui ritmi  nel fondo già da martedì prossimo.

lunedì 6 settembre 2010

DAY 153: STINTINO CORRE 2010

Prima gara del sesto mese di allenamento, iniziato da pochi giorni e che mi porta ancora buone notizie sul mio stato di forma fisico. Finisco in 20'30" il percorso di circa 5,8 km, con una media di 3'32" al km (un grazie al padre di Davide per avermi fatto il calcolo), arrivo di nuovo 2° di categoria e salgo sul podio insieme a Davide. Nonostante il buon risultato però stavolta sono meno entusiasta del solito. Se devo fare una previsione per il prossimo anno Stintino per quanto mi riguarda è cancellata dal mio calendario di gare. Bello il percorso, veloce e abbastanza equilibrato, ma la sensazione che ho avuto rispetto ad altri posti è stata che la gara fosse un impiccio per questo paese, e nientaltro, un ospite scomodo. Non voglio però entrare in polemica nè con il paese nè con chi ha organizzato la corsa, resta il fatto che ci sono posti molto belli dove andare a vivere lo spirito sportivo, ma Stintino non rientra tra questi, a mio personalissimo parere, e i motivi li tengo per me.

Parlo della gara, dove ovviamente trovo solo gente che ha voglia di correre, di divertirsi e di dare il massimo, insomma, mi trovo nel mio abitat naturale in mezzo a chi fa sport. Causa partenza in ammucchiata in spazio ristretto, mi cautelo per non rimanere invischiato nella truppa come già successo a Banari... con il risultato stavolta di trovarmi nella scomoda posizione di dettare il ritmo. Nel primo tratto infatti si dispongono tutti dietro di me, una situazione che non mi è mai piaciuta, perchè non so come comportarmi. Pian piano però la corsa la prendono in mano i migliori, e io cerco in qualche modo di reggere il loro ritmo, che è ancora troppo alto per me. Al giro di boa li ho ancora a tiro, ma ben presto devo cedere, causa sopraggiunti limiti fisici. Cerco comunque di tenere un ritmo che non mi faccia perdere terreno rispetto ai miei inseguitori, e aspetto di rientrare in paese per provare un piccolo attacco. In dirittura di arrivo provo una piccola volata, recuperando una posizione.

Per il resto, mi sono divertito tanto, seppure con lo spirito un pò rammaricato da alcune cose che non mi sono piaciute. Next race... non lo so, Pozzomaggiore è vicino, ma mia moglie stavolta vorrebbe andare ad una gara non ufficiale a Nulvi per incontrare alcuni amici, la gara è anche interessante, e dovrebbe essere un 10km con pendenze impegnative. Vedremo.

Piccola nota aggiuntiva e positiva, oggi ho visto Benito Casula, atleta di 81 anni, andare più veloce del solito e lasciarsi dietro un pò di gente. A questa età già correre è qualcosa di straordinario, migliorarsi è addirittura eroico. Non c'è da stupirsi, visto che lo stesso Benito si è arrampicato su per Villanova Monteleone nei 18 km con salite che avrebbero stroncato molti giovani. Queste persone non fanno sport, queste persone SONO lo sport.