Il tendine è in pieno recupero, in più rispetto a ieri il fisico risponde decisamente meglio. Ho provato qualcosa per migliorare le prestazioni, sostanzialmente ho impostato un ritmo basso nelle discese, giusto per scaldare le gambe, mentre ho spinto in maniera decisa nelle salite, anche quelle più dure. Il risultato ha stupito anche me, e prendendo i riferimenti temporali, molto buoni. In sostanza, alla partenza c'è una lunga discesa di circa 3 chilometri, dopodichè c'è un saliscendi molto lungo, che si conclude con una salita impegnativa abbastanza lunga, poi un'altra discesa di 2 km e infine una lunghissima salita fino al punto di partenza, di almeno 4-5 km, di cui l'ultimo con pendenze quasi suicide. Ebbene, alla fine della prima discesa il parziale era in ritardo di 2' rispetto al personale. Spingendo nella prima salita ho recuperato quasi un minuto, reggendo un ritmo mai provato finora, alla fine sono tornato a casa in 47'50", 10 secondi di ritardo rispetto al personale, ma con due differenze fondamentali: 1) nel personale avevo forzato le discese ripposandomi poi in salita; 2) finito l'allenamento, oggi non ero per niente spossato, a differenza dell'ultima volta. Ottimo segno. Anche perchè conosco la data della prima gara in cui mi cimenterò: 19 giugno a Laerru. Ancora non so se mi iscriverò alla competitiva insieme agli atleti esperti, sconsigliabile, al momento, per la mia autostima, oppure alla non competitiva, con il rischio di gareggiare con persone per nulla allenate e fare la figura di quello che và lì giusto per prendere una coppa. Comunque, devo prima verificare le distanze da percorrere e il percorso stabilito, dopodichè prendere una decisione. Una cosa è sicura, però. A circa dieci anni dall'ultima volta, sarò di nuovo sulla linea di partenza di una gara, e sarà sicuramente meraviglioso, anche se non ho alcuna speranza, almeno per il momento, di fare belle figure.
Nessun commento:
Posta un commento