lunedì 23 agosto 2010

DAY 139: DAL MARE ALLA MONTAGNA, VILLANOVA MONTELEONE

Dirlo così, "dal mare alla montagna" è semplice. Diverso è quando questa frase assume un significato ben diverso. Cioè quando significa sofferenza. Ho visto l'inferno, ed era la strada per Villanova Monteleone, e c'erano 160 dannati che con me vagavano apparentemente senza meta alla ricerca di una discesa che non arrivava mai, mentre biechi individui ci tormentavano con acqua gelata.

Ok, basta scherzi ;-)

Il primo impatto con la lunga distanza in gara è stato un pochino traumatico. Un conto è sentirla raccontare, un altro è viverla in prima persona, il risultato è stato, come sempre, che ho sotovalutato sia il percorso che lo stato fisico in cui mi trovo. Il dolore alle gambe che mi ha attangliato ieri non è sparito come avrei voluto, e già nel riscaldamento capisco che c'è qualcosa che non quadra, e che fanno un pochino di fatica. Ma non me ne curo più di tanto, e decido di tenere un ritmo non proprio blando, in barba al fatto che più o meno sapevo cosa mi aspettava più avanti. Sarà quasi un calvario. Eppure, senza timore, posso dire che è probabilmente la più bella gara a cui ho partecipato, nonostante le mie condizioni poco ottimali mi abbiano fatto soffrire per 1h30'15", il mio tempo finale, lontanissimo da quelle che erano le speranze più ottimistiche. Poco male, ho pagato l'inesperienza e il fatto che fosse la mia primissima gara con distanze così lunghe.

La prima salita mi aggredisce come un leone affamato, e commetto l'errore di versarmi l'acqua sul collo del primo rifornimento: temperatura probabile 15°, temperatura che ho sentito praticamente quella di un freezer tarato al massimo. Mi manca il respiro e sbando. Ma dico io, si può dare dell'acqua fredda a dei tizi che stanno affrontando una scalata grondanti di sudore? La cosa però che mi distrugge un pochino è un bruciore di stomaco incomprensibile, che non mi lascia per almeno mezzora. Ma resisto anche a questo. Intanto la gara prosegue, tra qualcuno che mi sorpassa, qualcuno che io stesso sorpasso, qualcuno che si ritira stremato, la prima salita è qualcosa che ti fa male dentro, qualcosa a cui non ero preparato. Stoicamente però cerco di resistere, a dispetto del fisico che continua a sussurrarmi di chiamare una delle macchine dell'organizzazione per riportarti a casa.

Quando si scollina, ti sembra di rinascere, addirittura ti passa il fiatone e provi a spingere sulle gambe. Quasi ti dimentichi che poco prima stavi ansimando e meditando se quell'ombra così invitante disegnata dall'albero non fosse un ottimo posto in cui sedersi e godere del bellissimo paesaggio. Ma come le cose belle dura poco, ed ecco la seconda salita, che pur meno tosta della prima, ti sembra insuperabile. Le ginocchia iniziano a risentire del lavoro di ieri scricchiolando in maniera preoccupante, ad ogni passo sento una fitta sul tendine che lega il gluteo al bicipite femorale di quella maledetta gamba destra. Positivo che l'afa si sente meno, e vorrei vedere, visto che sono già le 19 e ci troviamo a circa 600 metri in quota. Guardo giù e vedo il mare, lontanissimo, e capisco di aver fatto tanta strada, e lo capisco ancora meglio quando leggo il cartello km15. Mi faccio forza e continuo a salire, sapendo che ormai non manca molto al traguardo. Il limone dell'ultimo rifornimento sembra miele in bocca, e l'acqua della bottiglietta sembra energia pura, quando finalmente dietro una curva vedo il paese, e con esso la discesa che lo attraversa. Incredulo mi ci lancio a capofitto, e quasi mi meraviglio di avere ancora energie per tenere quel passo. La gente che applaude ha un bell'effetto, e quando arrivo al traguardo trovo un muro di persone sui due lati, e dei bambini sull'arrivo che mi danno il 5. Magnifico, in pratica dimentico tutto quello che ho passato prima.

Ringrazio davvero di cuore tutto il paese per aver organizzato questa meravigliosa gara,  nonchè l'arrostita del dopo premiazioni (stavolta però niente prodotti tipici per me, 4° di categoria e 31° in classifica generale) e l'anno prossimo di certo non mancherò. Solo che la affronterò con più garbo ;-)

Next race, Oschiri

4 commenti:

  1. Ho visto le classifiche... sicuramente era una giornata almeno come quella dell'anno scorso... molti hanno addiritura peggiorato il loro tempo tranne alcune eccezioni... con anche delle scoppiature di runner molto esperti... secondo me il tuo è un risultato ottimo.

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  2. Tutto sommato sono comunque soddisfatto, anche se in certi momenti ho sofferto parecchio, colpa dell'inizio troppo forte. A un certo punto mi è sembrato che il tizio del blog Vado a correre, Filippo, mi ha sorpassato in salita, solo che non ero sicuro che fosse lui e per non fare figure non gliel'ho chiesto. Sai se era lì a Villanova?

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  3. Si! dovevamo incontrarci ma io purtroppo non sono potuto venire per un battesimo... guarda M45 Filippo Secchi in classifica Fidal.

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  4. Ero io ero io :-)) Va bene che non bisogna accontentarsi...ma lamentarsi in questo caso mi pare inopportuno, complimenti!
    Alla prossima!

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