venerdì 25 marzo 2011

AVANTI SU QUESTA STRADA

Considerati i risultati che pian piano stanno iniziando a intravedersi, è segno che gli allenamenti che sto affrontando sono abbastanza buoni. Mettendo in conto anche il fatto che nelle ultime due gare non ho scaricato come normalmente avrei fatto, direi di potermi ritenere piuttosto soddisfatto. Segni positivi, l'anca che non mi da particolari problemi nonostante i carichi pesanti, e il fatto che nonostante mi senta stanco per il poco sonno e il lavoro quando inizio ad allenarmi il fisico risponde bene. Il 5° posto assoluto di Ozieri, una gara con numerosi partecipanti, è stato più roseo del previsto. Quindi, avanti per questa strada, utilizzando le gare, e in particolare la mezza maratona di Ploaghe, giusta giusta a metà preparazione, come test per valutare le mie condizioni fisiche.

Lunedì - Riposo da gara Ozieri
Martedì - Lento 1h10' + 10 allughi 100 m
Mercoledì - 30' risc. + 10 X 1000 m rec. 600 m, rec. 1000 m  + 1000 m libero + def.
Giovedì - 1h30' lento + 10 allughi 100 m
Venerdì - 30' risc. + 2 X 3000 rec. 800 m + 2 X 1000 m rec. 500 m + 2 X 2000 m rec. 600 m 
Sabato - Riposo
Domenica - 30' risc. + 14 km medio + def.

Finita la mezza maratona di Maggio, primo obiettivo stagionale, farò un mese di mantenimento con allenamenti poco stressanti, per rigenerare il fisico. Dopodiché inizierò seriamente la preparazione alla maratona di Cagliari.

domenica 20 marzo 2011

7° TROFEO MONTE ACUTO MARATHON, OZIERI, 11,790 KM, 44'11"

La mia faccia stravolta la dice lunga sulla durezza di questo percorso, un vero spaccagambe nel circuito di quasi 12 km ricavato tra la città di Ozieri e le zone circostanti. E' la prima volta che affronto questa gara, che mi prenderà alla sprovvista quando verso la fine la pendenza si fa sempre più pesante fino all'arrivo nel quale molti si trascinano. Il problema non era tanto la salita, che non mi reca alcun disturbo e che anzi esalta meglio le mie caratteristiche podistiche, il problema vero era il contraccolpo della scalata dopo una discesa suicida che mi ha fatto temere per l'anca malandata. In ogni caso, un favoloso grazie alla Monte Acuto Marathon per aver organizzato questa gara stupenda su un percorso molto selettivo, arrivata alla 7° edizione. Quest'anno hanno deciso di fare le cose in grande, e la gara è valida come campionato di società corsa su strada master, ma per la classifca individuale ci sono anche i junior/senior/promesse. Presenti anche il sindaco di Ozieri e diverse autorità, l'aria che si respira è quella di grande affiatamento che mette subito a proprio agio. Se proprio devo essere pignolo, ci sono state due cose che mi hanno lasciato un pochino perplesso. La prima, riguarda la segnalazione del percorso, che in alcuni punti (peraltro non presidiati dagli organizzatori) lasciava molto a desiderare facendo sprecare secondi preziosi a chi non aveva mai affrontato questa gara, mentre si dibatteva alla cieca (me compreso) per capire da quale parte fosse la strada giusta. Qualche freccia disegnata per terra non avrebbe guastato, evitando lo smarrimento di molti atleti che non avevano punti di riferimento davanti a loro. Anche perché con le curve strette e i tornanti ciechi, risultava impossibile seguire la scia del gruppo di testa, che non aveva certo problemi con la macchina al seguito degli organizzatori. Il secondo problema riguarda il mancato preavviso riguardo l'orario di partenza, che di fatto ha fatto scaldare male quasi tutti (me compreso) con il grosso rischio di infortuni considerato la durezza del percorso.
 Comunque, piccoli inconvenienti a parte, incontro di nuovo facce conosciute, e conosco di persona Massimo Zara, con il quale scambio una piacevole seppur breve chiaccherata. Non avendo in mente le facce degli altri forumisti del sito della Amatori Nuoro purtroppo non conosco nessunaltro, e per il mio carattere un pò timido non mi arrischio (non me ne vogliate!) ad avvicinarmi a qualcuno, anche perché la folla è tanta e la confusione anche. Mi riconoscono però due della Fiamma Macomer, compresa Norma, tra le organizzatrici della Ultramarathon che attendo con impazienza.
Riguardo la mia gara, c'è stato un miglioramento incoraggiante rispetto ad Uri, stavolta riesco a dare qualcosa in più, affievolendo il senso di insoddisfazione che talvolta mi prende a fine gara. La partenza è selettiva: 2 km in salita. Essendo terreno a me congeniale, la affronto con nonchalance, inseguendo poco distante il vincitore Abdelkader, che prende in mano la gara fin dalle prime battute. I problemi iniziano in discesa, una fase delle gare che mi vede sempre arrancare mentre gli altri si lanciano a tutta birra, talvolta mi sento come un novellino impacciato vedendo con quanta facilità gli altri si lasciano andare nelle discese più tortuose, mentre la prima volta che ho provato a reggere un passo decente in queste situazioni è successo un patatrac: a Nulvi, dopo quella gara, è sopraggiunta la periartrite che ancora mi da qualche problema all'anca destra. Cerco di limitare i danni per quanto possibile, ma dopo poche centinaia di metri passo dal 4° al 7° posto, nonostante na brillante salita. Allora mi concentro sul proseguo del percorso tenendo a mente di spingere bene quando la strada si normalizza. Un sorso d'acqua al primo rifornimento ed ecco che il terreno inizia a salire, subito recupero una posizione e mi metto all'attacco, a qualche km dal paese sono 5°, purtroppo però il ritardo accumulato in precedenza non mi permette di recuparare di più, arrivo al traguardo suicida con il 4° e il 3° poco distanti, ma imprendibili, e mi accontento dell'ultimo gradino sul podio assoluto, il secondo da quando ho ricominciato a correre. Stavolta, però, sono davero stanco, anche per gli allenamenti duri della settimana e per il poco sonno che da un paio di settimana a questa parte ha colpito sia me che mia moglie.
 Un grazie come sempre a Davide per le foto

venerdì 18 marzo 2011

GIORNALISMO SPAZZATURA VS TERREMOTO GIAPPONESE

Vorrei per una volta esulare dall'argomento corsa, per dire due cosette riguardo il disastro che ha colpito il Giappone. E inizio con il dire che al solito, noi italiani, ci distinguiamo per il giornalismo spazzatura e per le notizie falsate, perché cerchiamo a tutti i costi la notizia strepitosa, quella che fa gridare all'orrore. Ma sebbene di certo la situazione in Giappone è molto difficile, sappiate che alcune di quelle notizie sensazionali che fanno accaponare la pelle sono pura invenzione.

Ma tralasciando queste quisquilie, a questo link c'è il blog di un italiano che vive e lavora da tanti anni in Giappone, e scrive con lo pseudonimo di Luca da Osaka. Lui e altri bloggers italiani dal Giappone stanno raccogliendo in tempo reale dati e numeri per fornire una corretta informazione, in modo da farci distinguere la situazione reale dalle fantasie stile sciacalli che i media nostrani non mancano di propinarci. Nei vari post e link potete trovare informazioni sulla reale situazione dei reattori in pericolo, della reale situazione nelle città e di quali aree necessitano più di aiuto. Troverete anche le informazioni necessarie per fare donazioni alla Croce Rossa giapponese attiva sul posto.

ANCORA CAMBIO PROGRAMMA

Sarà dunque il 02 Ottobre 2011 il giorno che mi vedrà entrare nell'elitario mondo dei maratoneti, e sarà nella più grande e popolata città della Sardegna: Cagliari. Posto ideale in cui correrla, essendo la zona del cagliaritano una delle poche completamente pianeggianti. E destino ha voluto che il mio battesimo della 42,195 km si svolgesse il giorno del mio 34° compleanno. Questo mi mette al riparo da un pericolo paventato inizialmente guardando il calendario, ovvero la vicinanza della ultramaratona di Macomer con quella che avevo inizialmente programmato essere la prima maratona, a dicembre, che invece si svolge ad Olbia. Quest'anno sono ben due quindi le maratone che si svolgono nella nostra bella isola, per cui amanti delle maratone e della Sardegna, non prendete impegni per il 02 ottobre e per il 04 dicembre!

E i miei occhi sono puntati sempre sullo stesso obiettivo: correre abbondantemente sotto le 3 ore...

giovedì 17 marzo 2011

PROGRAMMA SETTIMANALE

Continuo con la preparazione alla mezza maratona del 1° Maggio, domenica prevista gara ad Ozieri di quasi 12 km, ma non prevederò scarico per farla, sarà solo un allenamento. Nel programma originale calza a pennello, essendo previsto un medio sulla stessa distanza.

Lunedì - Lento 1h30' + 10 allunghi 100 m
Martedì - Lento 1h10' + 7 allunghi 100 m
Mercoledì - 5 X 2000 m con rec. 600 m RL, rec. 1000 m RL + 1000 m libero + def.
Giovedì - Lento 1h20' + 10 allunghi 100 m
Venerdì - 20 X 500 m con rec. 500 m 20" più lento, rec. 800 m + 1000 m libero + def.
Sabato - 20' corsa defaticante + 5 allunghi 100 m
Domenica - GARA 11,790 km ad Ozieri

lunedì 14 marzo 2011

DOVE OSANO LE AQUILE

Vabbè, non esageriamo, ma oggi mi sentivo proprio bene, e mi sono divertito un matto. Oggi avevo in programma un bel lento da 1h30' (nel programma per la mezza che ho previsto, i lunghi aumentano di 10' alla settimana fino ad arrivare a 2h per poi calare, mentre il chilometraggio delle ripetute parte da 10 km fino ad arrivare ad un massimo di 18), e visto che ho qualche giorno di ferie ne approfitto per correre con la luce diurna. Scelgo un percorso nuovo per non annoiarmi, e scopro un sentiero meraviglioso che si perde fra le colline, mentre costeggio boschetti, mandrie di bestiame e gruppi di cavalli lasciati a se stessi a pascolare in giro che mi guardano incuriositi. Non vedo aquile, naturalmente, ma la fauna aviaria non manca di certo, e qualche falco mi mostra orgoglioso la sua apertura alare. Entrare in contatto con la natura è semplicemente meraviglioso, e mi prende un'euforia che mi porta a spingere per una corsa pimpante, nonostante il percorso sia una grande salita quasi ininterrotta che pare non finire mai, e non incontro manco un essere umano. Più la strada sale più mi diverto, ad ogni curva che passo si fa sempre più ripida mentre contro ogni logica il mio passo si fa più svelto, quasi non sento la fatica, mi riprendo per guardare l'orologio e mi accorgo che devo tornare a malincuore indietro, perché la strada non finisce e sono passati già 50' (scoprirò che più in là si arrivava a Nulvi, ma poi per tornare a casa avrei dovuto fare altri 20 km). Solo tornando indietro mi accorgo di quanto fossero ripide le salite, e devo fare attenzione per preservare le articolazioni. Una scalata così non l'avevo mai affrontata con un simile brio, merito forse dei lunghi fatti su saliscendi continui che hanno rinforzato le gambe. Ho scoperto un percorso perfetto per preparare sia la ultramaratona di Macomer sia la prossima Sassari - Osilo del 25 Aprile, che mi servirà anche come ultimo medio da affrontare prima della mezza maratona dell'Asinara.

domenica 13 marzo 2011

GARA PODISTICA DI URI - 5 KM - 16'15"


Gara sotto la pioggia nella bella cornice di Uri, paesino del sassarese davvero interessante, che purtroppo a causa della pioggia non ho potuto godermi come avrei voluto. Una pioggia che si è fatta scrosciante durante la nostra gara, dopo aver risparmiato tutti gli altri, ma che ha reso la corsa più "sporca" e cattiva, come se non fosse stato abbastanza l'aver disegnato un circuito suicida con curve strette su un acciottolato insidioso e asfalto malmesso, per metà in salita piuttosto impegnativa, per metà invece in discesa fino al traguardo. A dispetto di quanto inizialmente temevo, però, non si crea caos di nessun tipo, anche perché decidono di non affollare troppo la corsa, facendo partire due scaglioni, il primo con gli over 45, il secondo con tutti gli altri, compresi gli assoluti, che però faranno 6 km e quindi non fanno classifica con la nostra gara. Sono solo in 3, pochissimi come prevedevo, sia per l'improvvisa chiamata con poco preavviso sia per la concomitanza di una mezza maratona a Mandas. In gara c'è Filippo Salaris, recente vincitore della maratona delle sabbie e atleta di indubbio livello. Provo ad accodarmi al primo senior, l'amico Fattacciu, che vincerà la 6 km senior con una facilità che mi lascia di stucco, a metà del primo giro ci affianca Salaris, e da lì pian piano perdo terreno, pur avendoli a tiro fino alla fine del 4°. L'ultimo giro lo affronto con tranquillità, lasciando passare un altro senior, e chiudo 2° della classifica della 5 km e 1° di categoria. Dovrei essere soddisfatto, visto che avendo superato uno dei master che avevo battuto solo in occasione della gara di Oschiri del settembre scorso sono in chiaro recupero di forma, ma la sensazione, ancora una volta, è che non abbia dato il massimo che potevo dare. Come a Sassari e ad Olbia. E non è questione degli allenamenti che sto facendo, che sì, sono pesanti, e infatti non ho le gambe al 100%, con il lavoro settimanale che si è chiuso in modo soddisfacente, con 3 lunghi chiusi molto bene e 2 lavori di ripetute abbastanza riusciti, semplicemente, il cervello sembra dirmi di non tirare. Chiudo la gara che mi sembra un allenamento, non sono neppure stanco, e il fiato recupera dopo nemmeno un minuto. La paura di una ricaduta in un altro infortunio mi sta condizionando, e non mi permette di affrontare le gare veloci come questa come vorrei davvero. Devo superare questo scoglio...
 P.S. un grazie come sempre a Davide e i suoi genitori per i report fotografici.

mercoledì 9 marzo 2011

A SAPERLO PRIMA...

Il fatto è che quando in un testo leggi "maratonina", non sai mai se questa è una mezza maratona o una corsa su strada un pò più lunga di 10 km. Capita molto spesso. Invece eccola lì, e pure vicino a casa, a una manciata di km, una bella mezza maratona pronta all'uso per il 9 di aprile, con quasi un mese di anticipo di quanto preventivato da me per affrontare tale distanza. Poco male, la farò come test preparatorio per la mezza dell'Asinara. In questo modo vedrò con quale spirito e quali tempi mi posso aspettare realisticamente, ma soprattutto se sto seguendo un percorso equilibrato. Dopo la delusione per la mancata partecipazione alla mezza di Olbia dello scorso anno per una periartrite lancinante, mi ci butto a capofitto su questa bella sorpresa.
21.097 km tutti da gustare al meglio. Insieme alla corsa verde di Macomer dello scorso anno, che era più un trail che una mezza maratona anche se la distanza era identica, è la massima distanza finora percorsa da me in gara. Il desiderio di correre una vera maratona si fa ogni giorno più vivo.

lunedì 7 marzo 2011

START YOUR ENGINE (MODIFICATO)

So benissimo che l'arrivo di un figlio comporta grandi sacrifici in termini di tempo, ma se ho fatto bene i miei calcoli, dovrei comunque continuare a coltivare la mia passione per la corsa, portando anche il mio figlioletto in giro per le gare (condizioni atmosferiche permettendo, naturalmente), e quando sarà già in grado di correre, se lo contagierà la mia stessa passione, lo accompagnerò nei primi passi in questo sport.
Oggi inizia la fase di avvicinamento alla mezza dell'Asinara, ed è la prima volta da 15 anni a questa parte che utilizzo una tabella. Non so se sia buona o meno, solo le gambe me lo sapranno dire.

Intanto la settimana inizia con un lento di 1h20', con 10 allunghi da 100 metri finali. Non avendo Garmin o simili, non ha senso parlare di ritmi, mi regolerò in base al sentire fisico, cercando nei lenti un ritmo più agile possibile, mentre nei lavori seri vedrò di forzare bene il ritmo, senza però spaccarmi, poiché obiettivo di questo lavoro è preparare le lunghe distanze, non il mezzofondo veloce.

Cambio in corsa improvviso, inserisco una gara per domenica, dunque quello che era previsto come un allenamento medio di 10 km, diventerà un corto veloce di 5 km. Aggiusto anche l'allenamento di venerdì, sottraendo 3 km per permettere uno scarico migliore.

Lunedì - 1h20' lento + 10 allunghi da 100 metri
Martedì - 1h lento + 10 allunghi da 100 metri
Mercoledì - 30' di riscaldamento + 3X3000 metri rec. 800 in corsa + 1000 corsi liberi + defaticamento
Giovedì - 1h20' lento più 10 allunghi da 100 metri
Venerdì - 30' risc. + 3X2000 rec 500 + 3X1000 rec 800 + 1000 finali +  2X 2000 + 2 X 1000 + defaticamento
Sabato - riposo (ma probabilmente esco per una corsetta rigenerante, come prima di una gara) 30' di corsa leggera + 5 allunghi da 100 metri
Domenica - 30' risc. + 10 km medio gara 5 km + defaticamento

Se qualcuno ha qualche consiglio, sono ben accetti.

venerdì 4 marzo 2011

ANCORA UNA PICCOLA TEGOLA IN TESTA

Peccato, avrei voluto davvero partecipare al cross di Alà dei Sardi, gara molto spettacolare che vede la partecipazione di atleti di livello internazionale. A differenza di altre manifestazioni simili, però, le gare master e amatori non sono contemplate. Un vero smacco per quello che è il movimento trainante del running sardo, e proprio in terra nostra. Il fatto che ci siano le gare giovanili non migliora di molto la situazione: il numero di atleti che partecipa ultimamente è davvero scarso. So bene che i master possono iscriversi comunque alla gara degli assoluti, ma come da regolamento fidal, alle manifestazioni assolute possono partecipare solo master e amatori iscritti a società che hanno un settore attivo assoluto. Una cosa che però presuppone un impegno economico molto superiore alla semplice società dilettantistica che fa attività amatoriale a solo scopo ricreativo, tanto che società simili da noi sono davvero poche. Con il risultato che le gare junior/senior/promesse sono quasi deserte quando si tratta di manifestazioni regionali.

Il risultato è che ero partito con l'idea di fare un'intera stagione di cross, e invece ne ho corso solo uno, anche grazie alla prontezza del mio presidente. Per giunta mezzo acciaccato per il recente infortunio che mi ha bloccato per 3 mesi.

martedì 1 marzo 2011

E' NATO...

 Scalpita già come un piccolo atleta...