La mia faccia stravolta la dice lunga sulla durezza di questo percorso, un vero spaccagambe nel circuito di quasi 12 km ricavato tra la città di Ozieri e le zone circostanti. E' la prima volta che affronto questa gara, che mi prenderà alla sprovvista quando verso la fine la pendenza si fa sempre più pesante fino all'arrivo nel quale molti si trascinano. Il problema non era tanto la salita, che non mi reca alcun disturbo e che anzi esalta meglio le mie caratteristiche podistiche, il problema vero era il contraccolpo della scalata dopo una discesa suicida che mi ha fatto temere per l'anca malandata. In ogni caso, un favoloso grazie alla Monte Acuto Marathon per aver organizzato questa gara stupenda su un percorso molto selettivo, arrivata alla 7° edizione. Quest'anno hanno deciso di fare le cose in grande, e la gara è valida come campionato di società corsa su strada master, ma per la classifca individuale ci sono anche i junior/senior/promesse. Presenti anche il sindaco di Ozieri e diverse autorità, l'aria che si respira è quella di grande affiatamento che mette subito a proprio agio. Se proprio devo essere pignolo, ci sono state due cose che mi hanno lasciato un pochino perplesso. La prima, riguarda la segnalazione del percorso, che in alcuni punti (peraltro non presidiati dagli organizzatori) lasciava molto a desiderare facendo sprecare secondi preziosi a chi non aveva mai affrontato questa gara, mentre si dibatteva alla cieca (me compreso) per capire da quale parte fosse la strada giusta. Qualche freccia disegnata per terra non avrebbe guastato, evitando lo smarrimento di molti atleti che non avevano punti di riferimento davanti a loro. Anche perché con le curve strette e i tornanti ciechi, risultava impossibile seguire la scia del gruppo di testa, che non aveva certo problemi con la macchina al seguito degli organizzatori. Il secondo problema riguarda il mancato preavviso riguardo l'orario di partenza, che di fatto ha fatto scaldare male quasi tutti (me compreso) con il grosso rischio di infortuni considerato la durezza del percorso.
Comunque, piccoli inconvenienti a parte, incontro di nuovo facce conosciute, e conosco di persona Massimo Zara, con il quale scambio una piacevole seppur breve chiaccherata. Non avendo in mente le facce degli altri forumisti del sito della Amatori Nuoro purtroppo non conosco nessunaltro, e per il mio carattere un pò timido non mi arrischio (non me ne vogliate!) ad avvicinarmi a qualcuno, anche perché la folla è tanta e la confusione anche. Mi riconoscono però due della Fiamma Macomer, compresa Norma, tra le organizzatrici della Ultramarathon che attendo con impazienza.
Riguardo la mia gara, c'è stato un miglioramento incoraggiante rispetto ad Uri, stavolta riesco a dare qualcosa in più, affievolendo il senso di insoddisfazione che talvolta mi prende a fine gara. La partenza è selettiva: 2 km in salita. Essendo terreno a me congeniale, la affronto con nonchalance, inseguendo poco distante il vincitore Abdelkader, che prende in mano la gara fin dalle prime battute. I problemi iniziano in discesa, una fase delle gare che mi vede sempre arrancare mentre gli altri si lanciano a tutta birra, talvolta mi sento come un novellino impacciato vedendo con quanta facilità gli altri si lasciano andare nelle discese più tortuose, mentre la prima volta che ho provato a reggere un passo decente in queste situazioni è successo un patatrac: a Nulvi, dopo quella gara, è sopraggiunta la periartrite che ancora mi da qualche problema all'anca destra. Cerco di limitare i danni per quanto possibile, ma dopo poche centinaia di metri passo dal 4° al 7° posto, nonostante na brillante salita. Allora mi concentro sul proseguo del percorso tenendo a mente di spingere bene quando la strada si normalizza. Un sorso d'acqua al primo rifornimento ed ecco che il terreno inizia a salire, subito recupero una posizione e mi metto all'attacco, a qualche km dal paese sono 5°, purtroppo però il ritardo accumulato in precedenza non mi permette di recuparare di più, arrivo al traguardo suicida con il 4° e il 3° poco distanti, ma imprendibili, e mi accontento dell'ultimo gradino sul podio assoluto, il secondo da quando ho ricominciato a correre. Stavolta, però, sono davero stanco, anche per gli allenamenti duri della settimana e per il poco sonno che da un paio di settimana a questa parte ha colpito sia me che mia moglie.
Porta pazienza dai, pensa quando questo "sonno" ti chiamerà papà ;)
RispondiEliminaPercorso davvero difficile e sei stato bravissimo! Credo di averti filmato mentre raggiungevi l'arrivo... controllo e se ci sei, ti mando il pezzo!
RispondiEliminaComplimenti ancora!
Ciao!
@ Carmine, figurati, non mi lamento, la gioia è troppa ;)
RispondiElimina@ Mapy, grazie se possibile mi piacerebbe vederlo!
Immagino è stata una gioia per me quando è arrivata mia sorella, figurarsi un bambino proprio!
RispondiEliminaNon posso che farti di nuovo i complimenti!! è vero, io conosco benissimo il percorso ma mi rendo conto pensandoci ora che per uno che non l'aveva mai fatto avrebbe dato delle incertezze! Piano piano andrai alla grande anche in discesa e lì saranno dolori per tutti!!
RispondiEliminaciao!!
@ Carmine, ti assicuro che è immensa ;)
RispondiElimina@ davide, grazie, complimenti anche a te, anche se so che quando partirai più in là nella stagione sarai in grado di fare molto di più, fidati.
non mi viene altro commento da fare se non un grande bravo immagino cosa farai il prossimo anno che potrai interpretare meglio la gara, povero AbdelKader!
RispondiEliminaNorma.
ps l'organizzazione della Sardiniaultramarathon sta mettendo un tassello al giorno..penso che riusciremo veramente ad avere l'onore di avere Olmo tra i presenti..se ha l'atteggiamento anche solo la metà di Calcaterra allora sarà veramente uno di noi..
@ Grazie Norma, magari! Ma sono già in là con gli anni per migliorare fino a quel punto, e mi sa che sono fuori tempo massimo ;)
RispondiEliminaCaspita, sarebbe davvero un ospite di eccezzione. Comunque quest'anno voglio fare tutte e due le tappe, voglio sapere cosa si prova a correre 80 km in due giorni