sabato 30 ottobre 2010

DAY 209: AIUTI DAL PASSATO

Ormai mi sono rassegnato: devo aspettare, altrimenti non guarirò mai. Dopo quasi 3 settimane di infortunio e di stop forzato ormai è chiaro che il recupero sarà lento e devo esserepaziente, altrimenti non tornerò a correre per più tempo di quanto ne possa aspettare. Ogni volta che penso che stia andando tutto bene, esco per correre, faccio dell'allenamento leggero ma il dolore alla gamba si ripresenta, e il giorno dopo c'è un passo indietro nei miglioramenti. Solo che mi serve qualcosa che mi tenga occupato il fisico, anche perchè, seppur piano piano e in maniera poco marcata, sto nuovamente ingrassando, e questo sarebbe l'incubo peggiore di un ritorno alle origini. Ecco allora che mi viene in aiuto una specialità che ho praticato per un breve periodo di tempo, con risultati abbastanza discreti: la Marcia. Non è il massimo, ma è l'ideale per bruciare i grassi, e siccome il problema della gamba riguarda solo la corsa e non la camminata, neppure se veloce come il ritmo che riesco a tenere, non ho altro di meglio per tenere il fisico in movimento. Oggi 50' di marcia, la gamba non mi ha fatto male nonostante abbia anche forzato soprattutto in salita. Finchè la gamba non sarà guarita completamente è il massimo al quale mi posso affidare.

lunedì 18 ottobre 2010

DAY 197: CORSA, MA QUANTO MI MANCHI

Di certo chi come me fa sport saprà quanto è frustrante doversi fermare per un infortunio, e ancora più frustrante è dover stare a casa reprimendo tutta l'energia che hai accumulato con gli allenamenti e che vorresti far esplodere lungo quelle strade familiari, mentre le gare che ti sei perso rimarranno nel cassetto dei "come sarebbe stato se...". Dico addio alla mezza di Olbia, ormai non credo di farcela. L'unico allenamento che ho fatto mi ha solo riacutizzato il dolore, e non posso fare proprio niente, nè bici, nè palestra a corpo libero, nulla, qualsiasi esercizio mi possa venire in mente per mantenere almeno un pò il fisico in movimento sollecita la parte dolorante. In teoria dovrei rimanere in assoluta quiete, ma con la crisi è già difficile tenere un lavoro, figuriamoci con il contratto che potrebbe scadere se si accenna a ferie non previste. Stringo i denti e via. Mi ricorda di quando ero al tecnico industriale di Sassari, e nei campionati di corsa campestre io e altri due avevamo portato la scuola alle finali nazionali. Un'emozione unica, era la prima gara di livello nazionale per me. Due settimane prima ebbi la sciagurata idea di giocare a basket con i miei compagni di atletica, con un canestro improvvisato, molto basso. Su quel canestro mi sono appeso per una schiacciata, ma nel ricadere non mi sono accorto che sotto c'era un manubrio. Risultato: la caviglia destra, già malandata per fatti suoi, si è piegata più di 90° gonfiandosi come un pallone. Non vi dico la faccia del professore che di doveva portare ai campionati quando mi ha visto arrivare il giorno dopo a scuola praticamente camminando su un piede. Ho partecipato con due soli giorni di allenamento, con i risultati che potete immaginare.

A tutti voi che state correndo: vi invidio.

martedì 12 ottobre 2010

DAY 191: RIPOSO FORZATO, E NON SO PER QUANTO

 Non c'è altro da fare, purtroppo. I muscoli chiedono a gran voce di correre, il fisico mi dice che è pieno di energia, e il fiato mi dice che potrei correre per ore. La realtà delle cose però indica che ho sbagliato di grosso a correre sabato, perchè con oggi sono già 3 gli allenamenti che salto, purtroppo non riesco neppure a corricchiare perchè il dolore all'anca me lo impedisce, riacutizzatosi subito dopo l'arrivo di Luras. Se persiste ancora qualche giorno senza migliorare probabilmente è qualcosa più di una tendinite, e prenoterò una visita ortopedica. Il pessimismo cronico mi sta dicendo che probabilmente rinuncerò alla mezza di Olbia, e chissà quando ne organizzeranno di nuovo una, considerato che in Sardegna ci sono pochi mezzi per fare questo tipo di manifestazioni che richiedono grandi sforzi, sia economici che logistici, parole che nella nostra isola riguardo agli sport sono sostanzialmente tabù. Pazienza, appena mi rimetterò in sesto mi darò nuovamente da fare per tornare in forma, sperando che il tempo di non abbattermi.

sabato 9 ottobre 2010

DAY 189: TROFEO MARISOL CORDA, MEMORIAL DOMENICO FODDAI - 7,5 KM, 26'18"


Non ho saputo resistere alla tentazione di gareggiare, e probabilmente ne pagherò le conseguenze, nonostante il forte dolore alla gamba ho comunque deciso di partecipare e, peggio ancora, di dare il massimo. La gara è di livello piuttosto alto, con Abdelkader, Muntone e altri, ma riesco a piazzarmi 8° in classifica generale e 1° nella classifica di categoria, ricevendo il primo premio in denaro in una gara ufficiale da quando ho riniziato a correre (pochi soldi, vabbè, ma la soddisfazione di entrare nel podio assoluto c'è tutta).
Il percorso è piuttosto tecnico e difficoltoso, ma abbastanza ben congegnato. Non ci sono salite troppo pesanti, ma alla lunga si sentono, soprattutto per gli improvvosi cambi di pendenza per non parlare di alcune svolte a "U" che costringono quasi a fermarsi per poi ripartire. Come al solito parto troppo forte, nonostante il dolore, anche se mitigato dall'adrenalina agonistica, e percorro il primo giro di 1500 metri che ancora vedo la schiena di Abdelkader, ben presto però il dolore alla gamba inizia a pulsare ferocemente, facendomi rallentare parecchio, e prima della fine perdo una posizione, riuscendo però a stringere i denti e ad evitare di perderne una seconda in dirittura di arrivo.
Dietro di me anche Davide alle prese con i dolori non riesce a dare quello che vorrebbe, probabilmente abbiamo accumulato troppe gare tutte insieme, ma il richiamo delle manifestazioni è troppo forte per potervi resistere. Ora inizio il recupero, perchè il dolore dopo la gara è diventato davvero troppo forte, facendomi zoppicare vistosamente, proverò a tenere a freno la voglia di correre e a Usini dovrò rinunciare, per puntare tutto su un recupero per Olbia, anche se a questo punto ci arriverò molto scarico, visto che non potrò allenarmi come si deve. Staremo a vedere. Intanto domani riposo assoluto, non riesco quasi a camminare, figuriamoci a correre, poi almeno 3 giorni di fila uscirò solo per una corsetta di mezzora seguita da stretching abondante.

Sull'accoglienza del paese una sola cosa: meraviglioso, ci tornerò sicuramente anche l'anno prossimo, senza ombra di dubbio. Bello il ricevimento dopo la gara, nella sala convegni dove ci siamo sbizzarriti ad assaggiare stuzzichini di tutti i tipi, formaggi, salumi e ottime torte e crostate fatte in casa. Davvero una manifestazione ben riuscita.

mercoledì 6 ottobre 2010

DAY 186: INFORTUNIO..............

Tre gare in programma nei prossimi 3 week end, che culmineranno nella mezza maratona di Olbia del 24 ottobre (nella speranza che non venga annullata all'ultimo momento, ma ormai è arrivata anche la conferma ufficiale della FIDAL per lo svolgimento)... ma siccome quando una cosa deve andare male, sicuramente ci andrà, arriva un infortunio a rompermi le uova nel paniere. Dopo le gare di Borore e Nulvi avvertivo un certo fastidio all'anca destra, nel punto in cui il femore si congiunge con il bacino, ma, almeno pensavo, sembrava affaticamento muscolare. Quindi la settimana scorsa ho continuato ad allenarmi su alti ritmi, per iniziare la preparazione per Olbia al meglio, compreso un lungo piuttosto tirato di circa 20 km con lunghi tratti in salita. Poi, non avendo gare in programma, dopo lo scarico di giovedì e un medio venerdì mi dedico a ripetute veloci sui 400 m al sabato, poi domenica scarico. Il dolore è sempre persistente, ma non mi impedisce di correre, inizio a spalmare una crema antinfiammatoria per provare a diminuire il fastidio.

Lunedì il patatrac... avevo in programma un bel 10000 mt tirato, ma nell'ultima salita del percorso il dolore all'anca diventa improvvisamente forte, costringendomi a corricchiare. Ieri riposo, staremo a vedere come evolve, spero di recuperare in tempo...

In 6 mesi e 6 giorni di allenamento questo è il già il terzo infortunio, il primo una brutta storta su una pietra, il secondo una tendinite lancinante che mi ha quasi costretto a smettere, ed ora questo. Il tutto su quella maledetta gamba destra che non mi lascia in pace ormai da 23 anni, da quando cioè una macchina mi ha messo sotto rompendomela.

Ma io non mollo. A Olbia ci sarò.

sabato 2 ottobre 2010

DAY 182: 33 ANNI

33 anni, non sono pochi ma non sono nenche così tanti, per una persona che decide di intraprendere un percorso di atleta. Questo è stato un anno pieno di rivoluzioni nella mia vita, quasi tutte positive. Le più importanti il mio matrimonio e il fatto che aspetto un figlio (ancora non so se maschio o femmina), e in ultimo, ma  non per questo poco importante sul piano personale, il fatto di avr ricominciato a correre e di essere tornato in forma, con la speranza di poter continuare a crescere. Da quando ho ricominciato ad essere un atleta sento il corpo più agile, più forte, e al lavoro sto molto meglio, al mattino sono sempre fresco, alla sera mi alleno ma trovo sempre e comunque tempo (e voglia) di tenere vivi i miei interessi. Insomma, è stata la migliore decisione personale insieme a quando 3 anni fa decisi di gettare via il mio ultimo pacchetto di sigarette e dire addio al fumo dopo una decade intera di tabagismo scriteriato che mi aveva prosciugato i polmoni. Quest'anno ho detto addio anche all'ozio sfrenato e a quella che pensavo potesse essere una serena vita da scapolo senza figli. Ma come disse qualcuno, "solo un idiota non cambia idea".