Stanco, sporco, sudato. In una parola: soddisfatto. Non c'è che dire, questo cross ci voleva proprio per riprendere un pò di fiducia in me stesso e per valutare meglio il recupero della gamba ballerina. E dire che le premesse non erano delle migliori: tre mesi fermo, ultima campestre corsa un secolo fa, scarpe chiodate provate solo una volta su un terreno non proprio ideale, tendine scricchiolante da 4 giorni al piede sinistro che fa un male cane, litri di pomata per cercare di rilassarla il più possibile prima della gara, e naturalmente, per ultimo ma non meno importante, pochi km corsi da quando sono rientrato dalla tendinite all'anca. Probabilmente l'atmosfera che c'era mi ha fatto dimenticare tutti i guai.
Faccio conoscenza diretta con il blogger Giuseppe Scrugli, con cui scambio qualche piacevole chiaccherata, il quale farà una bella figura nella gara del cross corto categoria assoluti di 4 km.
Cross importante questo, con tantissime gare e più di un migliaio di atleti di tutte le categorie, le due foto che vedete sotto scattate da me sono quelle delle due gare clou, il cross assoluto corto e cross assoluto lungo, gare davvero spettacolari, con i migliori specialisti dell'isola a contendersi il titolo regionale
E naturalmente, i titoli master e amatori, la nostra gara, divisa in due scaglioni per l'alto numero di partecipanti, nella nostra, dai TM ai MM45 siamo in 141 (arrivati), provenienti un pò da tutta l'isola. Il percorso è molto tecnico ma molto veloce, aggressivo, l'unico punto in cui ho paura per il mio tendine è una specie di dosso in stile salto motocross che francamente potevano risparmiarsi, ma per il resto è tutto in piano, fangoso, con pozze d'acqua che nascondono insidie e curve a V che ti tagliano le gambe. Proprio come me le ricordavo.
Parto subito veloce, un pò per non fare l'errore di Sassari rimanendo impantanato su un ritmo non mio, ma soprattutto per evitare di essere tagliato fuori alla prima curva stretta, posta a 30 mt dalla partenza, molto pericolosa se si arriva in gruppi numerosi. Per fortuna riesco a guadagnare una buona posizione, e affrontata la curva imposto il mio ritmo, leggermente più lento dei battistrada. Tengo un ritmo costante, sento che posso anche tirare di più, ma non voglio rischiare una ricaduta che potrebbe essere fatale per il mio percorso di atleta, e cerco perlomeno di fare una gara dignitosa, un pochino me ne pentirò alla fine, perchè arrivo al traguardo che praticamente non ho speso tutto quello che potevo dare. Arriverò 10°, con sensazioni di corsa nettamente migliori rispetto a Sassari, e 2° di categoria, dietro Danilo Piana, vecchia conoscenza di Ploaghe, che sembra tornato in forma e mi soffia il titolo.
Prossima gara a Nuoro altro cross "cattivo", anche perché Giuseppe mi ha detto "occhio che ci sono molte salite". Non vedo l'ora di esserci. Sento il corpo rinascere, ancora sono lontano dal 100%, ma ora sono più sicuro che riuscirò a riprendermi perfettamente.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaSono convinto che la crescita c'è e ci sarà. Un occhiata al tendine e non hai altro da fare che aprire il motore! ciao!
RispondiEliminae che motore!!!
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaComplimenti Giuseppe per la tua prestazione. Non sono riuscito a conoscerti perchè non ti ho trovato ( avevi il pet. n° 498 e non ti ho visto).
RispondiEliminaIo ho patito molto il percorso, più che altro le curve a V che mi hanno spezzato le gambe, insieme al viaggio di 4.30 h. Sarà per una prossima volta. Ciao
Ho sbagliato, avevi il pet n° 166 e non ti ho visto lo stesso . Alla prossima
RispondiEliminaI cross sono i cross, non c'è niente da fare. Bravo, complimenti!
RispondiElimina@ Davide ne sono convinto anch'io, o almeno lo spero
RispondiElimina@ Carmine, spero al più presto di uscire dal rodaggio ;)
@ Jason, anch'io non ti ho visto, o magari non ti ho riconosciuto, il problema delle foto è che talvolta differiscono dalla realtà. Alla prossima
@ Grazie Oliver!
Ciao Grezzo, quanti ricordi ... io ho iniziato a correre proprio con le campestri ... ho un ricordo bellissimo, anche se il freddo e la fatica non mancano di certo, anzi, sono i due elementi che caratterizzano i cross. Ciao e complimenti per il tuo risultato.
RispondiEliminaFausto/Norge
@ Norge, anche io ho iniziato con le campestri, avevo appena 15 anni e mi sono piaciute subito. Il freddo è onnipresente, perché sono sempre d'inverno, ma anche questo dona fascino alla competizione.
RispondiElimina