giovedì 20 gennaio 2011

MALEDETTI GUFI, NON MI PRENDERETE!

No, non ho nulla contro questi splendidi volatili, che spesso richiamano figure nefaste e portasfortuna, come tutti i rapaci notturni, quando torno a casa dal lavoro talvolta mi capita di vedere civette o barbagianni tranquillamente appollaiati e mi fermo per ammirare lo spettacolo, in barba a chi dice siano portatori di scalogna.

Mi riferisco invece ai gufi umani. Quante volte vi siete sentiti dire "non hai più 18 anni, non puoi fare le stesse cose, alla fine te ne penti", come se si augurassero qualcosa  a mio discapito per voler rimanere con un fisico allenato. Non vi dico le faccie di biasimo, quasi compiaciute, di chi mi criticava quando mi vedevano zoppicare per l'infortunio appena trascorso. Anche mia madre, incredibile, si preoccupa per il mio "eccessivo" dimagrimento, come se fosse salutare assomigliare ad un boa che si è appena pappato un vitello per colazione. 

Ma si sa, gli italiani sono molto sportivi, soprattutto con una birra in mano, un panino che cola grasso da tutte le parti, seduto in poltrona a guardare gli altri che fanno sport.

Intanto il calendario fidal inizia ad infittirsi e diventare interessante, in attesa dell'appuntamento tanto sognato della maratona di Olbia prevista a dicembre, c'è di che tenersi impegnati, con la Mezza Maratona del Golfo dell'Asinara a Maggio, una Wine Half Marathon a Sassari a settembre (il nome è tutto un programma...), e naturalmente la Ultramarathon di Macomer, a cui ho promesso di partecipare nuovamente, stavolta però facendo tutte e due le tappe, compresa quella da 60 km, per vedere di nascosto l'effetto che fa.

Intanto, però, continuo la preparazione per la campestre di Olbia domenica, e tanto per cambiare ho dolori alle gambe da recuperare per il lavoro fatto in fase di recupero. Maledetti gufi, mi hanno morsicato...

5 commenti:

  1. Pensavo che i gufi fossero solo nel continente

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  2. Benvenuto nel club di quelli che si sentono dire: "Ma quanto sei magro". Ma sarai bello te con quel culo a tanica. Interessante la mezza con il vino nel nome! Speriamo sia Cagnulari!

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  3. Mi associo, benvenuto nel club "ma come sei magro, basta adesso, non calare più!".. mavacag...
    E' che portare sfiga serve a giustificare la sedentarietà, serve a sentirsi meglio col "culo a tanica"... che bella definizione. Non ti curar di lor, ne ho visti parecchi passare dalla sedia all'ultra trail e diventare peggio di me.

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  4. @ Giancarlo, ciao, eh, magari fossero solo nel continente ;)

    @ Squonimo, mi piace l'espressione culo a tanica, dà proprio l'idea del tizio seduto in poltrona a guardare le partite e a pontificare su quanto sarebbe stato bravo lui in quella azione. Per il vino... preferisco il Cannonau ;)

    @ Oliver, stesse parole spiccicate che dicono anche a me. Il problema poi è quando mettono il pallino a mia moglie... Magari qualcuno decidesse a muovere il culo a tanica, avrei compagnia per correre, invece sono l'unico atleta del paese ;)

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  5. Ci sono sul continente giuro. Chi te lo fa fare? Ma quanto sei magro? Ma così ti fai male? eccetera...abito in Emilia Romagna, patria di grandissimi podisti...la stessa città di Dorando Pietri per dirne uno, Stefano Baldini si è allenato (talvolta)sulle stesse strade che usiamo anche noi comuni mortali per allenarci ma la cultura è la stessa.
    Non sapete l'ilarità che genero quando esco per l'allenamento in pieno inverno con una nebbia che se non la vedi non ci credi che possa essere così fitta. Ma come dice Oliver citando il grande Dante "non ti curar di loro"

    (Per ridere sono alto 1,77 m e peso 60 kg) Quanto sei magro???? Non calare più :)

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